Adottare una strategia di Influencer Marketing e modificarla giorno per giorno in base a mode e tendenze è il vero segreto del successo
Diventare un Brand globale di moda sembrava impresa quasi impossibile. Usiamo il passato perché oggi, grazie ai social e al lavoro dell’agenzie di fashion marketing, la parola impossibile non esiste più.
Ma come? Anche se sono un marchio appena nato e non ho il potere d’investimento dei grandi brand internazionali? Sì, anche in quel caso. E non è una semplice promessa pubblicitaria. È ciò che ci raccontano recenti esempi legati a marchi di nicchia che sono diventati brand multimilionari. Quali? Vi dice nulla Supreme?
Sicuramente sapete di che si stratta, ma vi facciamo un breve riassunto. Supreme nasce nel 1994 come un normale negozio di skateboard di New York e per anni il suo mercato resta circoscritto ai soli fruitori di quello sport. Poi negli Usa, dove la lungimiranza commerciale non manca, sono sbarcati i Social Media Manager. E il proprietario di Supreme, tale James Jebbia, ha fatto il botto grazie a una strategia di marketing capillare basata principalmente sui social network. In particolare Instagram, cioè quello più redditizio e sfruttato dalle aziende di moda.
Basti pensare che in Italia la Supreme si affida al cantante Fedez, che su Instagram ha 4,2 milioni di follower, a cui si aggiungono i 10,5 milioni di sua moglie e influencer di moda Chiara Ferragni, insieme alla quale Fedez si fotografa quotidianamente indossando i prodotti Supreme.
Fatto sta che qualche mese fa la Carlyle Group ha acquistato circa il 50 per cento delle azioni di Supreme per circa 500 milioni di dollari, valutando quindi l’intera società un miliardo di dollari. Sì, un miliardo. Non di lire, di dollari.
Ora non vi promettiamo di arrivare ai livelli della Supreme, ma i marchi che hanno sfruttato i social e si sono differenziati sul mercato della moda anche in Italia sono tantissimi.
Grazie al social media marketing i brand sono riusciti a diffondere in modo rapido ed efficace la propria identità, accostando i loro prodotti alla fascia di mercato di riferimento, avvicinandosi così ai consumatori targettizzati. Insomma chi entrerà nel vostro negozio (reale o virtuale) non uscirà dopo una rapida occhiata perché non interessato. Sa cosa trovare, e sa che gli piace. Di conseguenza la possibilità d’acquisto e di ritorno nella vostra attività sale almeno del 50%. Vi pare poco?
Con la crescita che ha avuto il digitale, infatti, tutto il mondo della moda ha subito profondi cambiamenti.
Ma come fanno le aziende di moda – sempre più attive nel settore – a strutturare una strategia di marketing vincente? E’ quello che vi spiegheremo, è quello che vi servirà per sfruttare la rete come uno strumento di pesca e non come una trappola.
INFLUENCER
Adottare una strategia di Influencer Marketing e modificarla giorno per giorno in base a mode e tendenze rappresenta il vero segreto del successo.
Non a caso oggi una delle figure più pagate nel mondo globalizzato è quella dell’Influencer di moda. Soldi meritati perché proprio il lavoro di queste ragazze (o ragazzi) ha permesso a negozi, case di moda e marchi più o meno famosi di fare il vero salto di qualità. L’enorme seguito social, lo spirito di emulazione soprattutto dei più giovani e il lavoro costante dei social media manager privati di queste nuove star sono le tre armi che hanno permesso al settore di incrementare i fatturati e di creare un nuovo mercato.
Il social shopping è qualcosa di complesso, ma anche di maledettamente attraente. Il principale obiettivo di piattaforme social come Instagram o Pinterest è quello di permettere all’utente di vivere l’esperienza di acquisto senza dover abbandonare il proprio feed.
Che significa? Che mentre sto navigando all’interno del mio Pinterest trovo una foto di un influencer che seguo, la apro, vedo cosa sta indossando in quel momento, clicco su ogni singolo capo d’abbigliamento, mi si apre una scheda con i dettagli del prodotto e con un click quel prodotto è mio. Provare per credere.
Non potete permettervi Chiara Ferragni, Kim Kardashian o altre celebrities con cash a sei zeri? Nessun problema, perché oggi a fare la differenza sono anche i cosiddetti nano-influencer. A confermarlo c’è pure un articolo recente del New York Times.
Cosa sono? Comuni cittadini della sfera digitale con migliaia (a volte centinaia di migliaia) di seguaci “attivi”. Ovvero che li seguono unicamente per cogliere suggerimenti di moda e di tendenza. Sueggerimenti che arrivano come raffiche tra storie Instagram o Pinterest, post e inviti a indossare i vostri prodotti.
Non la famigerata e noiosa réclame a tutti i costi. Le influencer diventeranno le migliori amiche di shopping dei vostri clienti. Il tono friendly è una delle armi del loro successo. Per farvi un esempio concreto vi invitiamo a dare un’occhiata al profilo di Camilla Mangiapelo proprio su Instagram.
Importante è capire, però, quale è la influencer più adatta a voi. Insomma quale vestito è più adatto per la vostra azienda. A quello penseremo noi, oltre ovviamente a una campagna mirata che riguarderà anche il MarketPlace e il famoso E-Commerce.
E-COMMERCE
E qui passiamo al piatto forte della nostra, anzi vostra campagna. Oggi più che mai, infatti consumatori acquistano online. Lo dimostrano i dati elaborati dalla “Dressed For Digital – The Next Evolution In Fashion Marketing” di Boston Consulting Group. Nel 2018 il 20% del volume degli scambi commerciali è già online. Una quota destinata a crescere a 25% entro il 2020. Spostare una corposa parte di budget sul mercato virtuale è quindi doveroso se si vuole crescere davvero.
Intuire i trend futuri dell’ E-commerce e ottimizzare al meglio le vostre risorse diventa quindi determinante.
Il piccolo negozio o la piccola impresa che valutano la strada del commercio elettronico si scontrano quotidianamente con la mancanza di risorse (tempo e soldi in primis) e l’incapacità di dare priorità alle attività nel giusto modo.
Così molti di voi si saranno già domandati: quale piattaforma scelgo per il mio eCommerce? Meglio Magento, Shopify o Prestashop? Punto sulla SEO o spendo in Facebook Ads? E così via.
Ma non sono le risposte a mancare. Bensì sono le domande a essere sbagliate perché denotano una mancanza di strategia e di visione nel lungo periodo che solo uno staff di esperti del settore può darvi. Espandere la vendita dei vostri prodotti all’estero, rendere sicuri e snelli i sistemi di pagamento, attirare sempre più clienti interessati al vostro prodotto. E molto altro.
Vi invitiamo a venirci a trovare, senza impegno alcuno, per avere maggiore informazioni e dimostrarvi come ogni idea, ogni marchio può diventare il Brand della vostra vita.